Wednesday, October 25, 2006



Addio a Bruno Lauzi


Bruno Lauzi, è morto questa notte a Milano.
Il cantautore aveva 69 anni, da tempo era affetto dal morbo di Parkinson e ad aprile gli erano state diagnosticate delle metastasi tumorali al fegato.

Con lui se ne va un grande autore e interprete della canzone italiana, un uomo ironico e colto, che amava molto il jazz e la canzone americana e che aveva anche inciso, con il suo timbro inconfondibile, diversi standards.

Qui lo vediamo con Tony Bennett

Ci mancherà!

segnalazione:

EL GALLO ROJO_collettivo_etichetta indipendente
presenta
The Crypt
piero bittolo bon "the phantom-guardian"_saxes,_bass clarinet_water bubbles_robomop_noises /
alfonso santimone "the old witch"_live electronics_korg ms10_noises /
giorgio pacorig "the crypt-keeper"_rhodes_korg ms20_devices /
danilo gallo "the vault-keeper"_basses_fx_bike pump_danish biscuits box_noises
decrypt the crypt...dal fondo della cripta tracce di suono da seguire per svelare il mistero. rebus timbrici, anagrammi ritmici, rumori incrociati senza schema

31ott_bar buzz_monfalcone /
2nov_centro artistico il grattacielo_livorno / map of moods
4nov _lucca comics 2006_lucca / w/max sorrentini "papa tanzio"_drums

www.elgallorojorecords.com

Friday, October 20, 2006


Non al Denardo, nè all'amore, nè al cielo!

Le recenti esibizioni in Emilia Romagna di Ornette Coleman [chi se lo fosse perso ha la "sessione straordinaria" il 23 novembre a Padova nell'ambito del Festival Porsche Jazz] hanno riportato di attualità un tema che ha sempre accompagnato gli ultimi decenni di storia ornettiana.

Denardo!

In particolare nelle due serate in quartetto a Reggio Emilia e Modena, con i due bassi - quello acustico di Tony Falanga e quello elettrico di Al McDowell - a rifinire trame di grandissimo equilibrio dinamico, il "celebre" figlio di Ornette è sembrato ancora una volta non solo tecnicamente del tutto inadeguato, ma anche dal punto di vista strettamente espressivo.

In tanti, nella platea e nei palchi dei due teatri emiliani, hanno iniziato a fantasticare su come i due concerti - splendidi - sarebbero potuti diventare assolutamente stellari se alla magia tra Ornette e i due contrabbassi si fosse potuta aggiungere quella di una batteria più "creativa" e meno "casuale"

Il toto nomi?
C'è da sbizzarrirsi, anche senza fare classifiche
Certo musicisti come Hamid Drake, ma anche il più giovane Tyshawn Sorey avrebbero certamente la sensibilità adatta per misurarsi con la musica - sempre freschissima - di Ornette.

Ma si sa, "ogni scarrafone"...

per leggere la recensione dei recenti concerti italiani di Ornette:
http://italia.allaboutjazz.com/php/article.php?id=826