Battisti 1
Mi piace osservare le facce perplesse di qualcuno cui racconto la mia passione per Lucio Battisti.
quasi fossi un rinomato teologo che confessa candidamente di passare le proprie notti a sbavare per le hotline nelle tv private
Trovo in realtà che, al di là degli "scheletri pop" che l'armadio di ognuno di noi tiene ordinatamente appesi, i percorsi della musica leggera siano straordinariamente interessanti
Per quanto riguarda Battisti - i cui cd si trovano ora a prezzi stracciati nei negozi e allegati a popolari settimanali in edicola - forse il periodo della metà degli anni '70, tra i meno celebrati e "canticchiati" è quello che offre le migliori gemme nascoste
Titoli come "Anima Latina", "La batteria, il contrabbasso, eccetera" e "Io tu noi tutti" disegnano un interessante percorso "virale" nel cuore della canzone italiana, tra deliri mogoliani, sussulti pop, dilatazioni autoriali e spiazzanti falsetti.
Canzoni come "Abbracciala, Abbracciali, Abbracciati" [trip-hop all'amatriciana ante-litteram], "Anima Latina", un tortino prog come "Macchina del tempo", le deviazioni disco di "Ancora Tu" [basso e batteria sono della premiata ditta Bullen/Calloni] o il funk grattugiato di "Io ti venderei", per non dire di tutto l'arco narrativo di "Io tu noi tutti" - il disco "americano di Battisti, la tentazione FM - dalle stranote "Sì, viaggiare" e "Amarsi un po'" fino ai turgori di "Soli" e "Ho un anno di più", passando per "Ami ancora Elisa" e per quel quella summa dell'egoismo maschile che è "Neanche un minuto di non amore", disegnano una sorta di cuneo personalissimo nel cuore dell'italia canzonettara.
La voce di Lucio, stonata, in falsetto [deliziosa sublimazione del cantare sotto al doccia dell'uomo medio], il soul provinciale e domestico che si piega come una tovaglia di trattoria sui giri di basso, le liriche di Mogol che squarciano germogli di psichedelia casalinga e di poesia straniante [ci vivrà di rendita, mr. Rapetti], insomma Lucio da rivalutare, lontano dalle acque azzurre e dalle calzette rosse, spettro ancora sensualissimo della più lisergica quotidianità.